Il villaggio dalle gocce antifragili

 

 

C’era una volta un villaggio talmente piccolo da essere… invisibile.

Tutti lo conoscevano come “il villaggio invisibile”. Un luogo incantato, dove animali e uomini convivevano pacificamente… Le giraffe, eleganti e maestose, procacciavano frutta e verdura dagli alberi e dalla terra… I leoni, gagliardi e valorosi, difendevano il villaggio da ospiti indesiderati, mentre gli elefanti con le loro lunghe proboscidi riempivano d’acqua i secchi degli abitanti…

Nell’aria si respirava una perenne atmosfera di gioia e serenità. Il canto degli uccellini allietava le giornate degli uomini, mentre bambini e cuccioli giocavano vivaci in allegria. Sembrava che nulla potesse rompere quell’equilibrio, fino a quando, un giorno, una grande tempesta travolse il villaggio… e come ogni tempesta, portò piogge interminabili. La paura rese la permanenza degli uomini insostenibile e con loro abbandonarono il piccolo villaggio giraffe, leoni ed elefanti! I pochi animali rimasti si rintanarono nelle caverne, nell’attesa che quella lunga stagione delle piogge terminasse.

Un mattino, un cucciolo di antilope dagli occhi sognanti uscì dalla propria tana catturato da un bagliore di luce che attraversava le fessure della caverna dove si era nascosto per la paura… era tornato il sole! I suoi raggi caldi e lucenti lo rallegrarono a tal punto da danzare vivacemente risvegliando tutti gli animali delle caverne circostanti.

Ad un tratto, la sua danza si interruppe…

Lo pervase un pensiero maestoso… dai suoi grandi occhi sporgenti cadde una lacrima… quasi provò la stessa paura della tempesta!

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Fu così che propose ai cuccioli rimasti in zona di fare un nuovo gioco. Giorno dopo giorno, al centro della foresta si eresse una torre altissima, la cui cima poteva essere scrutata da chilometri di distanza.

Piano piano, il villaggio divenne il centro della nuova vita ritrovata… sì ripopolò e anche gli uomini si ripresentarono offrendo cesti di vimini colmi di bacche e cibo…! Così la vita riprese in quel villaggio… ma la vita, è quella che è. A volte, a nostra insaputa ci troviamo diretti verso un precipizio, sia che ciò avvenga per caso… o intenzionalmente… non possiamo fare niente per evitarlo…

In un giorno caldo… torrido… si scatenò un incendio… la grande torre prese fuoco… gli animali scapparono terrorizzati mentre il fuoco distruggeva ogni cosa…. Leoni, zebre, elefanti, rinoceronti, gazzelle e tutti gli animali cercarono rifugio nelle acque del grande fiume… mentre gli uomini discutevano animatamente… se solo quel giorno non fosse stato così caldo e così torrido! Se solo gli animali non avessero preso paura… Se solo gli uomini non avessero discusso sul da farsi… l’incendio non sarebbe scoppiato… la torre non avrebbe preso fuoco…

Il piccolo cucciolo dagli occhi lucidi si tuffò così nelle acque del grande fiume e, dopo aver preso un boccone d'acqua, la lasciò cadere ai piedi della torre invasa dal fumo. Il fuoco non se ne accorse neppure e proseguì la sua corsa sospinto dal vento. Il piccolo cucciolo dagli occhi magici… continuò a tuffarsi per raccogliere ogni volta una goccia d'acqua che lasciava cadere sulle fiamme… Questo comportamento non passò inosservato e, ad un certo punto, il leone lo chiamò e gli chiese: "Cosa stai facendo?" Il piccolo cucciolo rispose: "Quello che non fanno gli altri!". Il leone si mise a ridere: "Tu… così piccolo… pretendi di fermare le fiamme?"

Ma la piccola creatura, incurante delle critiche, si gettò nuovamente nel fiume per raccogliere un'altra goccia d'acqua. A quella vista… un elefantino, che fino a quel momento era rimasto al riparo tra le zampe della madre, immerse la sua proboscide nel fiume e, dopo aver aspirato quanta più acqua possibile, la spruzzò su un cespuglio che stava ormai per essere divorato dal fuoco. Anche un bambino, lasciati i suoi genitori, riempì un secchio d'acqua e, presa la rincorsa, lo lasciò cadere come una cascata su di una capanna minacciata dalle fiamme… tutti i cuccioli d'animale e i bambini del villaggio invisibile… insieme… per spegnere l'incendio… anche gli animali adulti e gli uomini lottarono fianco a fianco per fermare la corsa del fuoco. Quando le ombre della sera calarono sulla savana, l'incendio poteva dirsi ormai domato e l’immensa torre era ancora lì in piedi… dove era stata costruita! Sporchi… stanchi… tutti si radunarono per festeggiare insieme la vittoria sul fuoco.

Il leone chiamò il dolce animale e disse: "Oggi abbiamo imparato che la cosa più importante non è essere grandi e forti, ma vedere quello che gli altri non vedono… e tu hai visto in una goccia… la salvezza del villaggio! Ci hai insegnato che anche nel caos… si può trovare la soluzione…

La tua fragilità… è diventata antifragilità…!

D'ora in poi… prosperare nel caos… sarà la nostra meta!”

Il piccolo cucciolo di antilope aveva prosperato, trovato la soluzione paradossale nell’incendio… nel caos… e per la prima volta… un piccolo… si fece grande!

 

Da un’idea di Edoardo Guttadauro