I 5 trend retail 2024 secondo Forbes

La prestigiosa rivista Forbes in una recente inchiesta ha definito 5 trend retail per il 2024, che i rivenditori dovranno fare propri per diventare sempre più attrattivi.

Il mondo del commercio al dettaglio si trova ad affrontare un’evoluzione senza precedenti. I retailers, di conseguenza, sono chiamati a un cambio di prospettiva e ad affrontare nuove sfide.

Trait d’Union è l’intelligenza artificiale, che permette un salto nel futuro tanto nella gestione dell’attività di vendita quanto, soprattutto, nell’esperienza d’acquisto del consumatore.

I 5 trend retail 2024 secondo Forbes

1. Un nuovo mercato generale

Cambierà notevolmente il mercato generale. Entro il 2050 per esempio, in America quelle che oggi sono considerate minoranze (ad esempio, gli ispano-americani) saranno la maggioranza.

Quello che una volta era definito come il mercato multiculturale diventerà il mercato generale. E qui inizia la sfida dei retailer, chiamati oggi a dirigere le proprie attenzioni sui giovani consumatori multiculturali, che saranno gli adulti di domani. Cambierà l’intera idea di segmentazione del mercato.

Si tratta della cosiddetta Generazione Alpha, che segue quella Z caratterizzata dalla digitalizzazione, e che sarà connotata dalla multiculturalità. Già oggi il 70% degli appartenenti alla Generazione Z apprezza i brand sensibili ai temi della diversità e dell’inclusione.  Questo atteggiamento sottolinea l’importanza di un impegno autentico nella pubblicità multiculturale. I professionisti del marketing ne devono necessariamente tenere conto già da oggi. È la chiave per acquisire, crescere e coltivare connessioni durature con il consumatore in evoluzione del nuovo mercato generale di domani.

2. Commercio dei creatori

La crescita esponenziale del commercio digitale e dell’utilizzo dei social media hanno spinto i consumatori a rivolgersi sempre più maggiormente agli influencer. Figure di riferimento per trovare prodotti e servizi pertinenti con le loro necessità.

Volenti o nolenti, queste figure sembrano essere i veri e propri leader culturali del 21° secolo. Sono dei creatori di contenuti attraverso i quali i consumatori apprendono le caratteristiche di beni, prodotti e servizi. La creazione di contenuti si presenta quindi come una naturale evoluzione dei media on line.

I retailers dovrebbero considerare queste figure come parte importantissima nella promozione del loro marchio. I creatori di contenuti offrono un nuovo modo di presentare prodotti con consigli autentici. Aiutano a mettere in contatto le persone con prodotti che adoreranno in base ai loro gusti o competenze condivise.

La tecnologia rende facile e immediata la creazione e la condivisione di contenuti in tutto il mondo. In un mercato di prodotti infiniti, seguire i consigli di un influencer semplifica notevolmente il processo decisionale. Gli utenti riconoscono in loro i propri valori, la propria storia. Secondo Goldman Sachs, si prevede che il mercato dei creativi raddoppierà le sue dimensioni nei prossimi cinque anni. Si stima che la crescita raggiungerà i 480 miliardi di dollari entro il 2027.

3. L’influenza dell’intelligenza artificiale sulla vendita al dettaglio

L’intelligenza artificiale è stata e continuerà a essere il fattore dirompente più significativo nel commercio al dettaglio dall’avvento dello shopping online. Ha chiaramente un posto centrale tra i 5 trend retail 2024 per Forbes.

In particolare, è l’AI generativa che dovrà essere sfruttata dai retailers per migliorare l’esperienza pre-acquisto dei propri consumatori. In questo modo, aumenteranno la loro fidelizzazione migliorando le prestazioni del marchio nel complesso.

Questo fenomeno è già molto presente in ambito digitale, ma lo sta diventando gradualmente anche nei punti di vendita fisici. Nel tradizionale negozio si vuole che l’acquisto diventi una vera e propria esperienza interattiva, al massimo livello di personalizzazione.

Il limite, se vogliamo, è proprio arrivare a comprendere il confine oltre il quale un’esperienza d’acquisto iper personalizzata da pertinente diventi invece inquietante.

4. Preparazione per la generazione Alpha

Come detto, la Generazione Alpha rappresenta il mondo adulto di domani ma già oggi ha il potere di prendere decisioni in modo autonomo. Riesce innanzitutto a influenzare fortemente le spese dei propri genitori. Una generazione di utenti fortemente social ma che agiscono in modo attivo (a differenza della Gen Z, più reattiva agli stimoli).

Questi nativi digitali hanno aspettative molto alte in termini di servizio e usano la voce dei social per catalizzare il cambiamento. Le lacune vissute negli anni formativi li porterà a una ricerca di benessere e stabilità, di una vita sana e felice già prima dell’età adulta.

Avranno successo i marchi e le aziende che alleggeriscono il proprio carico con divertimento, umorismo, sensibilità e consapevolezza, considerazioni sulla privacy, sbocchi creativi ed espressioni di individualità.

La Generazione Alpha sarà la generazione più grande di sempre con valori solidi e prenderà decisioni di acquisto basate su tali valori. E, di conseguenza, gli esperti di marketing devono creare contenuti visivamente apprezzabili e comunità digitali solide. L’obiettivo sarà mantenere coinvolta questa generazione, che darà priorità alla personalità piuttosto che alle rapide tendenze.

5. Concentrarsi sul benessere dei dipendenti

Tra i 5 trend retail 2024 secondo Forbes ci sarà anche creare ambienti di lavoro altamente coinvolgenti. Spazi in cui i dipendenti possano prosperare miglioreranno l’esperienza del brand e avranno un impatto positivo sul percorso del cliente.

Il consumatore di oggi è sempre più alla ricerca di un contatto umano. Questo vale sia con lo shopping localizzato che attraverso un sentimento di affinità con influencer e content creator.

I retailers si stanno concentrando sulla connessione umana investendo nelle loro persone.

Molte aziende hanno iniziato a proporre ai lavoratori opportunità di formazione trasversale, concentrandosi sul benessere dei dipendenti.

E soprattutto, a cercare di trattenerli, vista la sempre più cronica mancanza di addetti alle vendite in grado di coprire con successo i turni di maggior affluenza, che incidono negativamente sull’esperienza del cliente e fanno perdere fatturato.

Anche in questo caso, gli strumenti di intelligenza artificiale possono contribuire all’efficienza di un’attività. Lo fanno con una pianificazione più equa del lavoro e percorsi di formazione e di carriera personalizzati, dando anche ascolto e importanza ai propri dipendenti dei punti vendita. Solo cercando la fedeltà nei propri collaboratori si potrà cercare quella dei clienti.

I 5 trend retail 2024 secondo Forbes